Annamaria Mauro conclude il suo mandato alla Direzione Regionale dei Musei della Basilicata
Dopo quattro anni di intensa attività, l’otto novembre Annamaria Mauro conclude il suo incarico come Direttrice della Direzione Regionale dei Musei della Basilicata, lasciando una traccia tangibile di innovazione e valorizzazione.
Il DPCM 15 marzo 2024, n. 57, all’art. 24, comma 3, lettera b), ha inserito tra i musei, parchi archeologici e altri luoghi della cultura di rilevante interesse nazionale dotati di autonomia speciale il nuovo istituto denominato “Musei nazionali di Matera-Direzione regionale Musei nazionali Basilicata”. In tal modo, il regolamento di organizzazione è intervenuto sul preesistente assetto organizzativo modificandone la struttura, mediante l’accorpamento dei Musei nazionali di Matera con la Direzione regionale Musei della Basilicata.
Pertanto, Il Ministero della Cultura procederà ad un nuovo interpello per il conferimento dell’incarico di direzione del nuovo istituto.
In questi anni, con la guida di Annamaria Mauro, i musei e i parchi archeologici della Basilicata hanno vissuto una fase di profondo rinnovamento, dove l’accessibilità, la sostenibilità e l’innovazione sono diventate i pilastri di un’offerta culturale sempre più moderna e inclusiva.
Importanti interventi di restauro e valorizzazione hanno interessato alcuni dei più preziosi parchi archeologici della regione, tra cui il Parco Archeologico di Herakleia a Policoro, dove il recupero del Tempio Arcaico e del Santuario di Demetra punta a rendere il sito uno spazio immersivo e aperto al dialogo tra passato e presente.
Nei musei regionali, come il Museo Archeologico Nazionale di Venosa e il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu” di Potenza sono stati introdotti programmi di efficientamento energetico, finalizzati a ridurre i consumi e migliorare le condizioni di conservazione delle collezioni.
Altri due grandi progetti sono stati avviati sotto la guida di Annamaria Mauro: a Palazzo Loffredo di Potenza, la valorizzazione dell’esposizione si realizza attraverso un nuovo allestimento delle vetrine e un percorso accessibile, con un progetto scientifico che arricchisce la fruizione del patrimonio storico. Parallelamente, l’antico complesso di San Domenico di Venosa è oggetto di un importante intervento di restauro e valorizzazione, mirato a riportare alla luce l’edificio e integrarlo come spazio culturale nel tessuto della comunità.
Il Museo archeologico nazionale dell’Alta Val d’Agri di Grumento ha inaugurato una nuova esposizione permanente della Collezione Danio-Perrone, con l’obiettivo di rendere accessibile la storia locale, ampliando al contempo l’offerta educativa e formativa e coinvolgendo anche i più piccoli nella valorizzazione del patrimonio storico archeologico locale.
Nella sede museale di Palazzo Ducale di Tricarico, inaugurata recentemente l’esposizione permanente “Le vedute di Tricarico tra cento città rinascimentali”, in cui una serie di suggestive, ed a volte estremamente rare, incisioni proiettano i visitatori all’interno dei contesti urbani, nei territori, nella storia, nei costumi dell’Italia e dell’Europa fino agli estremi confini del mondo agli albori dell’Età Moderna.
Gli scavi archeologici testimoniano l’attenzione alla tutela e alla valorizzazione che ha contraddistinto il mandato della Direttrice Annamaria Mauro, che ha inteso recuperare e studiare luoghi di enorme rilevanza storica. Tanti gli interventi avviati sul territorio sotto la sua guida, tra cui i recenti scavi in aree emblematiche come il sito di Metaponto, con i recenti interventi nel Santuario delle Tavole Palatine e nell’Area Urbana, e il Santuario italico di Rossano di Vaglio, importante luogo di culto della dea Mefite, profondamente legato alla spiritualità e alla vita politica del popolo lucano nel IV secolo a.C.
Annamaria Mauro ha espresso il suo profondo ringraziamento a tutto lo staff della Direzione regionale, alle istituzioni locali e nazionali, e ai numerosi partner che hanno collaborato per realizzare questa visione culturale condivisa. “È stata un’esperienza indelebile”, ha dichiarato. “Spero che i musei della Basilicata continuino a evolvere come luoghi di cultura aperti, inclusivi e accoglienti”.
L’eredità lasciata dalla Mauro rappresenta un modello per il futuro della Direzione Regionale dei Musei della Basilicata, che si propone come un sistema culturale integrato e dinamico, capace di promuovere la bellezza e il valore del patrimonio lucano in tutta la sua straordinaria complessità.